Recensione Pokémon Spada & Scudo

Nel panorama videoludico attuale, Pokémon è sempre stato uno dei brand più amati dai giocatori in tutto il mondo. Pubblicato da Nintendo ed ideato da Game Freak nel 1996 ci mise davvero poco tempo ad entrare nel cuore di migliaia di utenti vendendo infatti oltre 300 milioni di copie in tutto il globo nel giro di quasi 25 anni. In questo arco di tempo abbiamo notato meccaniche ed aggiunte sempre differenti ed uniche come la grande varietà e quantità di mostri tascabili, mosse diversificate e nuove regioni sempre più grandi da esplorare. Oggi finalmente a distanza di 3 anni dagli ultimi due (deludenti) capitoli sono riuscito a giocare e spolpare per bene Pokémon Spada & Scudo nuove opere del brand in esclusiva per Nintendo Switch.

God Save Galar

Il gioco inizia con la classica schermata dove sceglieremo il nostro avatar (scordatevi il professore Oak che vi chiede se siete un bimbo o una bimba oppure che si dimentica improvvisamente il nome del proprio nipote). Faremo subito la conoscenza del nostro rivale Hop, fratello del campione di Galar che ci spiegherà che il suo obiettivo di vita è quello di diventare uno sfidapalestre e sconfiggere suo fratello rubandogli il titolo di campione della regione; notiamo fin da subito quindi che i creatori hanno deciso di ritornare ai fasti del passato reintroducendo le classiche palestre con l’aggiunta di missioni davvero interessanti e simpatiche che si differenziano tra le varie competizioni. (Ad esempio in una palestra dovremmo rispondere in modo corretto a delle domande oppure evitare delle trappole in un stadio con una tempesta di sabbia). Appena presa dimestichezza con i controlli ed aver scelto il nostro primo compagno d’avventura possiamo cominciare il vero viaggio. Galar è maestosa, ogni città è particolare e bellissima da vedere; visiteremo campagne rurali passando per terreni aridi o campi innevati attraversando anche paesaggi molto fantasy che non hanno nulla a che vedere con la Gran Bretagna, da dove prende spunto appunto la regione. Nota di merito anche per gli interni delle abitazioni, davvero ricchi di dettagli ed ai negozi di abbigliamento, ben forniti di outfit stravaganti. Anche i personaggi principali sono caratterizzati molto bene e strapperanno sicuramente qualche sorriso al giocatore. Un altro premio va anche al nostro secondo grande compagno di viaggio: il Rotom, questo simpatico Pokémon ci accompagnerà durante tutta l’avventura trasformandosi in bici, utile per attraversare velocemente i percorsi o addirittura correre sull’acqua evitando così di avere nel team quelle creaturine “schiavo” che ci aiutavano nei capitoli precedenti ad oltrepassare ogni ostacolo che ci si parava davanti. L’aggiunta del Box portatile è un’altra bella chicca come anche il Pokè-Job il quale ci permette di svolgere missioni per conto dei cittadini dove riceveremo in cambio esperienza per i nostri amici tascabili ed addirittura potenziamenti alle loro statistiche. La novità più significativa si trova nel centro della mappa di gioco: le terre selvagge. Si tratta in sostanza di una Zona Safari 2.0 con telecamera controllabile liberamente nella quale potremmo raccogliere bacche, trovare oggetti utili come le classiche Macchine Tecniche ed appunto catturare mostri tascabili per ampliare il nostro Team. Spada & Scudo hanno ereditato per fortuna da Let’s Go la presenza di creature selvatiche nel mondo di gioco quindi dite addio agli incontri casuali nell’erba alta, il che sarebbe un enorme nota positiva se non fosse per il fatto che certi pokémon si muovono in modo buffo e scoordinato oltre all’apparizione di mostri letteralmente dal nulla che in certi punti mi hanno fatto saltare dalla sedia per lo spavento. C’è da dire che purtroppo queste zone sono alquanto spoglie e si tratta solo di una enorme mappa dove catturare Pokèmon, un vero peccato. A parte questo il grado di sfida di queste aree è davvero elevato, potreste trovare ad inizio gioco mostriciattoli di venti livelli superiore ai vostri, una feature molto gradita specialmente per quei giocatori hardcore che vogliono cimentarsi in sfide sempre più difficili.

Nota positiva anche per il Poké campeggio, una gradita aggiunta nella quale possiamo giocare con i nostri amici, aumentare il loro feeling nei nostri confronti e cucinare assieme del buon Curry, sfruttando un simpatico mini-gioco dove dovremmo valutare quali ingredienti siano perfetti da combinare per creare il piatto perfetto per i nostri compagni d’avventura, un buon extra per riposarsi tra un combattimento e l’altro. In giro per le terre selvagge infatti troveremo ingredienti di tutti i tipi, ognuno specifico per determinate tipologie di Pokèmon.

Gameplay, Dynamax e…comparto tecnico

Parto subito nel dire che il gameplay è rimasto praticamente invariato dal 1996. I combattimenti sono dinamici e divertenti con un livello di difficoltà semplice ma a volte impegnativo se non si sta attenti ad usare certe combinazioni al momento giusto, per questo sia i fan hardcore che i casual lo apprezzeranno tantissimo. Un’altra grande novità si ritrova nel Dynamax, non molto azzeccata a parer mio, nella quale i pokémon grazie all’attivazione del potere di un braccialetto si ingigantiscono letteralmente, cambiando le carte in tavola durante i combattimenti. Ogni mostriciattolo anche nell’overworld può “Gigantamaxarsi“, i creatori infatti hanno aggiunto dei Raid da affrontare online oppure offline dove potremmo sconfiggerli e catturarli. Se inizialmente i primi raid risultano affascinanti e maestosi, dopo un paio di ore essi risultano estremamente ripetitivi e noiosi, eliminando completamente quella magia che c’era durante gli scontri in X & Y con le Mega-evoluzioni, qui infatti assenti. Purtroppo le magagne arrivano quando si parla del comparto tecnico, palesemente sottotono ed inspiegabilmente arretrato rispetto agli altri elementi di gioco ed agli stessi titoli per la console di casa Nintendo usciti mesi o addirittura anni fa; infatti molti assets sono stati presi palesemente dai due scorsi capitoli per 3DS e solo qualche modello ed il sistema di illuminazione ricreati per Switch. Una scelta davvero insensata.

Difficilmente si riesce a chiudere un occhio, la qualità delle texture risulta veramente basilare per un gioco del 2019, da questo gioco ci si aspettava davvero un enorme cambio generazionale ed un inizio davvero promettente, un vero peccato. Idem per le mosse speciali, certe ben fatte come “cascata” o “nemesi” altre scabrose come “colpo coda” o “perforbecco“. Per quanto riguarda la risoluzione invece il gioco gira a 1080p in dock e 720p in modalità portatile in entrambi i formati a 30fps con qualche piccolissimo calo qua e là specialmente durante i Raid. Per ciò che concerne invece il design dei nuovi Pokémon devo dire che l’ho apprezzato: certi lavori di James Turner sono lodevoli (altri un po’ meno), ci troveremo davanti ad alcuni dei mostriciattoli più bizzarri ed inquietanti mai visti.

Lode alla colonna sonora

Arriviamo ad uno dei punti forti dell’opera in generale, vale a dire la colonna sonora: semplicemente maestosa e la migliore della serie secondo me. Le musiche durante le lotte contro i capipalestra sono dinamiche e regalano davvero quella carica e sensazione da “sfida all’ultimo Pokémon”. Menzione d’onore anche alle melodie composte da quel pazzoide di Toby Fox, creatore di Undertale e Deltarune che dopo aver lavorato sempre come compositore per Little Town Hero per Nintendo Switch torna sotto l’ala protettrice di papà Nintendo (la sua versione del Battle Theme è arte pura). Colonna sonora che in generale si rifà principalmente al British Rock passando per il punk alternando il tutto a melodie celtiche ritmate e fantasy che cullano letteralmente il giocatore verso tutte le località di Galar. Un grande applauso anche alla soundtrack originale dei due Pokèmon leggendari di questa regione: Zacian e Zamazenta. Posso dire con certezza che queste non verranno dimenticate facilmente, ma anzi sarà difficile riproporre delle melodie così eccezionali nei capitoli futuri. Impossibile non innamorarsene. Purtroppo devo aggiungere un neo riguardante una mancanza: Il doppiaggio dei personaggi. Ritrovarsi nel 2020 e vedere ancora i protagonisti non doppiati che muovono però i labiali stona particolarmente tanto.

Una vera e propria trama?

Sappiamo tutti che Pokèmon e trama non si sposano bene assieme, ma in questo capitolo ci sono delle eccezioni. No, non si parla di intrecci narrativi elaborati o di una storia da oscar ovviamente, ma devo dire che Game Freak ha fatto un discreto lavoro; sentire personaggi parlare della regione di Galar, della sua storia e del suo mito con addirittura arazzi raffiguranti personaggi storici i quali hanno sconfitto una calamità migliaia di anni prima è una bella trovata che tiene incollato allo schermo fino alla fine. La longevità non è elevata, si parla di circa 30 ore se si va abbastanza spediti e ad un endgame molto risicato e forzato se devo essere sincero, un gran peccato anche perché qualche sorpresa in più non avrebbe sicuramente guastato. Menzione d’onore alle palestre come ho scritto precedentemente ma soprattutto alla Lega Pokèmon, rivisitata completamente come se fosse un torneo sportivo con tanto di quarti di finale, semifinale e finale che rendono molto bene l’idea di sfida.

In conclusione Pokémon Spada & Scudo sono due ottimi prodotti del franchise con una trama che si lascia piacere, un gameplay invariato e pregevole che intrattiene il giocatore, delle buone idee come la sezione delle terre selvagge ed il camping pokémon, oltre ad una colonna sonora a dir poco incredibile. Rimangono purtroppo gli errori tecnici incomprensibili, tagli insensati come le ottime mega-evoluzioni o lo stesso pokédex, alquanto scadente con 400 creature su quasi 900 totali ma soprattutto sulla scelta di inserire certi pokémon e scartarne altri decisamente più rilevanti. Il Dynamax è una buona trovata ma potrebbe essere già scartata nei capitoli futuri della saga per la sua “mal gestione”, non sono infatti convinto di quanto possa durare nel competitivo. Competitivo ed online in generale che ho provato e che purtroppo ricade su leggeri cali di Fps, che molto probabilmente sistemeranno con aggiornamenti continui.